Avere un prato verde, sano, ispido e folto è il desiderio di tutti coloro che praticano il giardinaggio a livello amatoriale, dato che un manto erboso ben curato e bello da vedere valorizza sicuramente la propria casa. Non è un’impresa impossibile, ma sicuramente occorre dedicare il giusto tempo al proprio giardino e adottare alcuni accorgimenti che mantengano sana l’erba e prevengano la formazione di aree meno folte.
Alcuni di questi accorgimenti riguardano le modalità con cui utilizzare un rasaerba per il prato; vediamo quindi alcuni consigli in proposito.
1. Prato ispido e folto: l’importanza dell’altezza del taglio
L’altezza del manto erboso è un fattore da non trascurare perché ha un’influenza di non poco conto sia per quanto riguarda la sua salute, sia per quanto riguarda il suo aspetto. Se è vero che un taglio eccessivamente basso indebolisce l’erba rendendola più suscettibile alle patologie e agli stress termici e idrici (favorendo anche la crescita di infestanti), è altrettanto vero che anche un taglio troppo alto crea un ambiente eccessivamente umido che può favorire l’insorgenza di malattie.
La regola generale dice che non si dovrebbe mai superare l’altezza dei 9 cm; quella giusta varia a seconda delle stagioni; in quelle intermedie, ovvero primavera e autunno, ci si può regolare su un’altezza che va dai 4 ai 5 cm circa e dai 5 ai 7 cm circa in estate e in inverno.
Un’altra regola impone di non tagliare mai più di un terzo della lunghezza complessiva dell’erba; quindi; se per esempio si è trascurato il manto erboso e si è arrivati a 15 cm, non si deve tagliarla portandola a 5-6, ma al massimo a 10 cm (si taglia cioè un terzo, 5 cm) per poi arrivare alla giusta altezza la volta successiva, dopo qualche giorno.
2. I tagli devono essere improntati alla regolarità
Affinché il prato sia sano, ispido, folto (e anche ordinato), è necessario che le operazioni di taglio siano effettuate con una certa regolarità, anche se non si deve mai esagerare perché il taglio è comunque un’operazione “stressante” per l’erba.
Ovviamente, la frequenza dei tagli varia in base alla velocità della crescita dell’erba che varia sia in base alla stagione, sia in base alle specifiche condizioni climatiche della zona. I periodi di maggior crescita sono quello primaverile e quello di inizio autunno e di norma occorrono rasature settimanali. In estate, spesso sono sufficienti tagli ogni 10 giorni. In inverno le rasature sono di norma sospese.
3. Affilatura delle lame: perché è importante
Le lame del rasaerba devono essere ben affilate perché il taglio deve essere netto e preciso. Lame poco affilate e magari smussate non tagliano bene l’erba, bensì la strappano, danneggiandola e rendendola più vulnerabile alle malattie.
In linea di massima, dovrebbe essere sufficiente un’affilatura all’anno, ma se si nota che l’erba viene danneggiata durante la rasatura, è opportuno intervenire anche più volte.
4. La direzione del taglio
Un aspetto spesso sottovalutato è la direzione del taglio. Si dovrebbe evitare di tagliare l’erba sempre nella stessa direzione perché variando si previene il calpestio ripetuto delle medesime aree del prato e la formazione di solchi nel terreno.